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I pixel
E’ indubbio che la parola pixel è ormai entrata nel gergo comune. La si può trovare mentre si acquista una fotocamera online o uno smartphone (i famosi megapixel) oppure quando si acquista un televisore di nuova generazione in un centro commerciale (per specificarne la risoluzione video). Se quanto detto è la rappresentazione materiale di un pixel, in ambito prettamente software il pixel è facilissimo trovarlo nella definizione delle dimensioni di una fotografia o di una immagine web (ad esempio 1200×900 pixel). Si tratta in sostanza della rappresentazione numerica dell’area occupata dalla larghezza e dall’altezza sul nostro schermo del pc, tablet o smartphone.
Ogni pixel è rappresentato da questi elementi:
- Colore
- Intensità
- Posizione
I voxel
Quando si parla di tre dimensioni è necessario però estendere questa definizione ad una ulteriore dimensione. In nostro aiuto è stato quindi definito il voxel, controparte del pixel, che invece rappresenta l’unità di misura del volume occupato. Rispetto a suddetti pixel, si posiziona dentro ad un reticolo tridimensionale (detta griglia tridimensionale regolare discreta) ed è caratterizzato da maggiori e differenti proprietà, ad esempio:
- Colore
- Opacità
- Densità
- Materiale
- Indice di rifrazione
- Proporzione di copertura
- Forza
- Tempo
- Velocità
Come si può intuire dalle diverse proprietà, il voxel è dunque un elemento molto funzionale e manipolabile. Come si può dunque visualizzare tale elemento complesso? La procedura più comune prende il nome di rendering volumetrico che riguarda la manipolazione, al rappresentazione ed il rendering stesso dei dati volumetrici nel voxel.
Il Voxel e la stampa
Portando un esempio è facile oggi intuire cosa può essere un voxel semplicemente osservando un prodotto creato attraverso una stampante 3D. La stampante lavora a livelli, partendo da un disegno preimpostato, e “stampa” in tre dimensioni ogni parte dell’oggetto. Si si osserva più da vicino la lavorazione ci si rende conto di come questi prodotti mostrino il reticolo in tre dimensioni, equiparabile, mi perdoni i tecnici per la banalizzazione, ai voxel. Ma si cerca anche di fare di più portando effettivamente i voxel, con tutte le sue proprietà, ad una stampa esatta in modo da creare materiali sempre più complessi e con proprietà intrinseche; questa potrà essere definita come la stampa 4D.
Il Voxel come elemento di design
Grazie alla diffusione alle masse del gioco Minecraft, il voxel ha ottenuto una nuova e maggiore visibilità, seppur banalizzata, in favore di qualcosa di estetico e di design. Di seguito infatti una breve galleria di immagini voxel di sicuro effetto artistico, dalla più semplice alle più complesse. Ne potete trovare molte altre qui su Google Images e qui su Twitter.
In questo contesto non si può dunque citare il software gratuito Magica Voxel (scaricabile qui) che permette di disegnare scene e oggetti in tre dimensioni attraverso la suddetta manipolazione dei voxel (posizione x,y,z dentro ad reticolo, colore, luci, etc). Un software semplice ed efficace quanto facile da usare che ha permesso ad artisti, e permette tutt’ora, di sbizzarrirsi nel mondo del 3D attraverso i voxel.
Immagine di copertina: https://instagram.com/hifoo